Messaggio a Mirjana del 2 novembre 2013
Come ogni 2 del mese verso
le ore 9 del mattino la Madonna è apparsa a Medjugorje alla veggente Mirjana e le
ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli,
vi invito di nuovo
maternamente ad amare, a pregare senza sosta per il dono dell’amore, ad amare
il Padre Celeste al di sopra di tutto.
Quando amerete Lui,
amerete voi stessi ed il vostro prossimo.
Queste realtà non
possono essere separate.
Il Padre Celeste è in
ogni uomo, ama ogni uomo e chiama ogni uomo col proprio nome.
Perciò, figli miei,
attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste.
Parlate con Lui.
Abbiate un rapporto
personale col Padre, che renderà ancora più profondo il rapporto tra voi,
comunità dei miei figli, dei miei apostoli.
Come Madre desidero
che, attraverso l’amore verso il Padre Celeste, vi eleviate al di sopra della
vanità di questa terra ed aiutiate gli altri a conoscere e ad avvicinarsi
gradualmente al Padre Celeste.
Figli miei, pregate,
pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è mio Figlio.
Pregate per i vostri
pastori, affinché abbiano sempre amore per voi, come l’ha avuto e l’ha mostrato
mio Figlio dando la sua vita per la vostra salvezza. Vi ringrazio!"
Questo messaggio meraviglioso, come tanti messaggi della
Regina della Pace, dati attraverso la veggente Mirjana, ci richiama alla figura del Padre Celeste che deve essere nel cuore
della nostra preghiera, perché questa è la preghiera che ci ha insegnato Gesù,
il Padre Nostro.
La prima parte del
messaggio è in un certo senso il commento al Padre
Nostro e la Madonna ci invita a
rivolgerci al Padre Celeste chiedendo
il dono dell’amore.
Gesù ci insegna a
pregare e ci dona
in parte la sua preghiera, è una preghiera che va ben aldilà della nostra
preghiera di poveri peccatori, di creature. Gesù è il figlio eternamente
generato dal Padre, fatto uomo, la sua è la preghiera filiale, del
figlio di Dio e Lui vuole unirci alla sua
preghiera e con Lui chiamare Dio con il nome di Padre. Questo
riferimento che la Madonna fa al Padre Celeste non esclude, ma include la
presenza di Gesù, perché attraverso Gesù noi possiamo rivolgerci a Dio con il
nome di Padre, non possiamo rivolgerci al Padre senza la mediazione del Figlio.
Quando diciamo “venga
il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà”, questo “venga il Tuo regno” è il
dono dell’amore, il regno dell’amore,
“sia fatta la Tua volontà”, come dice la Madonna, “attraverso
la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste”.
Questo è il punto centrale del messaggio: con Gesù chiedere al Padre il
dono dell’amore in modo tale da poter amare Dio sopra ogni cosa.
Quando noi amiamo
Dio sopra ogni cosa,
noi ameremo noi stessi, ma non in
senso egoistico, ci amiamo come Dio ci ama, ci accettiamo, abbiamo una vera
autostima che è quella di saperci amati, di essere figli di Dio e quindi come
Dio ci perdona così perdoniamo noi stessi ed usciamo dai nostri sensi di
colpa che non hanno ragione di essere quando ci siamo pentiti, quando ci siamo
confessati.
Possiamo guardarci
serenamente: la nostra piccolezza, ma anche la nostra grandezza, così come
Dio ci guarda e come Dio ci ama.
Nello stesso tempo, quando si ama Dio è inevitabile amare
noi stessi e il prossimo, perché Dio è presente in noi stessi, siamo Sua
immagine, perché Dio è presente nel prossimo, è Sua immagine. Proprio perché
Dio è presente in noi stessi ed è presente nel prossimo, l’amore per Dio, per noi stessi e per il prossimo non possono essere
separati.
Papa Francesco quasi in ogni sua catechesi ripete che
l’amore di Dio e del prossimo non possono essere separati e la Madonna tiene a
ribadire questa realtà che è molto importante anche sotto il profilo sociale,
perché l’amore del prossimo è quello che cambia la società.
La Madonna dà anche la spiegazione: “il Padre Celeste è in ogni uomo”,
in noi e negli altri, “ama ogni uomo”, ama noi e ama gli
altri, “chiama ogni uomo con il proprio nome”, poche volte la Madonna
ha usato questa espressione.
D’altra parte chiama i veggenti con il loro nome. Quando
si rivolge alle persone la Madonna
ha sempre fatto riferimento al nome, ci
conosce tutti per nome.
La Madonna ha fatto questa sottolineatura sabato due novembre;
il Papa domenica ha detto esattamente quello che ha detto la Madonna il giorno
prima, credo senza conoscere il messaggio della Regina della Pace, riferendosi
a Gesù che chiama Zaccheo per nome,
non lo conosceva prima, ha detto che Dio
ci conosce tutti a uno a uno e che chiama ognuno con il proprio nome.
Nella seconda parte
del messaggio, la Madonna ci invita attraverso la preghiera ad ascoltare la volontà del Padre Celeste,
a parlare con Lui e ad avere un rapporto
personale con Lui e fra noi.
Dice la Madonna: “Perciò, figli miei, attraverso la preghiera
ascoltate la volontà del Padre Celeste. Parlate con Lui. Abbiate un
rapporto personale col Padre, che renderà ancora più profondo il rapporto tra
voi, comunità dei miei figli, dei miei apostoli”.
Qui la Madonna ci richiama alla preghiera a tu per tu con Dio così come ci
richiama Papa Francesco. Ovviamente c’è sempre una consonanza, ma qui proprio
le medesime espressioni. Papa Francesco ci invita ad avere un rapporto
personale con Gesù e attraverso Gesù con il Padre, parlare a tu per tu con
amicizia, esporre i nostri desideri a Dio, i nostri problemi a Dio, non aver
paura di Dio, ma presentare tutto ciò che abbiamo nel cuore.
La Madonna ci dice che dobbiamo coltivare questo dialogo
con il Padre Celeste e con Gesù dobbiamo rivolgerci al Padre e parlare con il
Padre e chiedere il permesso di Gesù al Padre, Lui è mediatore. Una persona di
Medjugorje che ci ha inviato il messaggio ha detto che è incredibile come la Madonna e Papa Francesco dicano le medesime cose.
“Perciò, figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la
volontà del Padre Celeste”, cioè nella preghiera Dio ci mostra la Sua volontà, ci
dice giorno per giorno quello che dobbiamo fare. Ce lo dice attraverso la
coscienza, attraverso la voce che parla al cuore, l’ispirazione dello Spirito
Santo, le emozioni interiori. “Parlate con Lui”, la preghiera è
proprio questo, ascoltare Dio perché ci dica qual è la Sua volontà, parlare con
Dio, avere un rapporto personale con Dio di fiducia, di amicizia, di
frequentazione, perché più si parla e si frequenta un persona e più si
approfondisce il rapporto.
Dice la Madonna “se
voi avete nella preghiera un rapporto
personale con
il Padre, questo rapporto diventerà più
profondo, più profonda la vostra amicizia”. Se tutti noi abbiamo un rapporto con Dio, fra
noi si rafforza il vincolo dell’amore, fra
noi che siamo suoi figli e apostoli di Maria.
Poi la Madonna esprime il Suo desiderio materno: “attraverso
l’amore verso il Padre Celeste, vi eleviate al di sopra delle vanità di questa
terra”. La Madonna ci esorta al movimento di conversione, non solo lasciare il peccato, ma lasciare la pesantezza
della terra, il modo carnale di vedere e di vivere, l’attaccamento ai beni
della terra, i calcoli e tutto ciò che in qualche modo tarpa le ali
all’amore.
Attraverso l’amore la Madonna vuole che voliamo in alto,
al di sopra delle vanità della terra, e nella
misura in cui il Padre Celeste fiammeggia in noi con il Suo amore, traspare in
noi la Sua luce, noi possiamo
aiutare gli altri ad avvicinarsi gradualmente al Padre Celeste.
Attenzione, le conversioni non avvengono da un momento
all’altro, con un colpo di bacchetta magica, ma attraverso la testimonianza continua, la luce e l’amore si effondono e piano
piano i cuori si aprono.
Nell’ultima parte
del messaggio la Madonna ci invita: “pregate, pregate, pregate per il dono dell’amore”. È nella preghiera che noi conosciamo l’amore di Dio, che
accogliamo l’amore di Dio, nella preghiera noi vediamo quanto Dio ci ama e quanto Dio ama gli altri,
vediamo l’immagine di Dio in noi, vediamo l’immagine di
Dio negli altri, vediamo quello che Lui ci chiede di fare ogni giorno, “perché
l’amore è mio Figlio”, l’amore di Dio noi lo conosciamo attraverso
Gesù. Quando diciamo che Dio è amore vuol dire che Dio è in comunione di amore,
ma l’amore si predica diversamente per ognuna delle tre Persone Divine.
È amore il Padre, è amore il Figlio, è amore lo Spirito
Santo, il Padre è l’amore che dona il
Figlio, il Figlio è l’amore che sacrifica la sua vita per noi, lo Spirito Santo
è l’amore che ci purifica e ci santifica e ci porta alla comunione di amore con
Dio. Noi vediamo l’amore del Padre nel dono del Figlio, noi vediamo l’amore
del Figlio attraverso la croce, noi vediamo l’amore dello Spirito Santo
attraverso il perdono dei peccati e la grazia santificante che ci viene
attraverso i Sacramenti.
L’amore del Padre e dello Spirito Santo li vediamo
attraverso il Figlio, è per questo che la Madonna ci dice di “pregare
per il dono dell’amore, perché l’amore è mio Figlio”, cioè l’amore che
voi conoscete, l’amore che vi ha rivelato l’amore, l’amore che vi ha salvato è
il Figlio.
La Madonna da due anni ci invita ad essere uniti ai
pastori, a pregare per
i pastori ad avere fiducia nei pastori a sostenere i
pastori, lo fa perché vede che satana vuole separare le pecore dai pastori,
creare lacerazioni nella Chiesa, vuol seminare zizzania. La Madonna previene
tutto questo con la preghiera, “pregate per i vostri pastori”;
d’altra parte anche Gesù ha pregato per gli apostoli tutti, “affinché
abbiano sempre amore per voi come l’ha avuto e lo ha mostrato mio Figlio dando
la sua vita per la vostra salvezza”. La Madonna vede sempre una
continuità fra Cristo e i pastori che Lui ci ha dato. Di loro Gesù ha detto “chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza
voi disprezza me”.
Perciò ci invita a pregare affinché i nostri pastori arrivino a quel grado di amore per le loro pecorelle
che ha condotto Cristo, buon
pastore, a dare la Sua vita per la
salvezza delle pecorelle.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “